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 “ij di dla merla”, le leggende piemontesi più famose sui giorni della merla

Per la tradizione i giorni più freddi dell’anno

Sono il 29,  30 e 31 gennaio, per la tradizione i giorni più freddi dell’inverno, i giorni della merla o, in piemontese “ij di dla merla”. Vedremo come andrà quest’anno, se saranno davvero così freddi o se si adegueranno anche loro alla preoccupante tendenza attuale delle stagioni che sono caratterizzate da inverni sempre più miti ed estati sempre più torride. Il 2020 ha fatto registrare la temperatura media più alta di sempre, diciamo da quando si fanno le rilevazioni, superando di 0,4 gradi il 2019.

Verrebbe proprio da sperare che per quest’anno i giorni della merla fossero degni della loro nomea. Un piccolo segno di speranza per i nostri ghiacciai e per tutto l’ecosistema del nostro pianeta.
Comunque, se i giorni della merla saranno freddi, secondo il detto popolare, la primavera sarà bella, se saranno caldi, la primavera tarderà. 

I giorni della merla: perchè si chiamano così

Sul come e perché queste giornate sono chiamate in questo strano modo il mistero è assoluto e come al solito, in questi casi ci si rifugia nella leggenda.  

Le leggende sono tante e tutte, ovviamente, parlano di merli e merle nell’eccezione di volatili, di camini e fuliggine.  Diverse sono le variazioni sul tema ma sostanzialmente sempre riconducibili al freddo che costringe i volatili a rifugiarsi in un camino e alla fuliggine che cambia il loro colore per sempre. 

Le leggenda del cannone nero

C’è solo una storia un po' diversa dalle altre e parla di un cannone. In questa leggenda, favola o storia, va a sapere, si parla di un pesante cannone nero, per questo chiamato “la merla”, che alcuni soldati piemontesi dovevano spostare sull’altra riva del Po. Era gennaio, il fiume era in piena e la forte corrente impediva la costruzione di un ponte di barche che permettesse il trasbordo.

Solo il gran freddo degli ultimi tre giorni di gennaio e l’impressionante gelata consentirono ai soldati di trascinare il pesante pezzo di artiglieria sul fiume ghiacciato fino all’altra sponda. Così, per ricordare l’impresa, divennero i giorni della merla. 
 

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