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La classifica dei migliori ristoranti del mondo nel 2025 verrà annunciata a Torino

Dopo la candidatura nel 2022 ora la conferma. Torino ospiterà la nota manifestazione gastronomica The World’s 50 Best Restaurants, che ogni anno decreta i migliori ristoranti al mondo. Un’ottima occasione per valorizzare il Piemonte e l’Italia

L’annuncio viene dato dal Presidente della Regione Piemonte, Alberto Cirio: “Torino ospiterà i The World’s 50 Best Restaurants nel 2025”. Dopo la sua candidatura ufficiale nel 2022 ora la risposta definitiva che porterà i migliori chef e ristoranti del globo nella città sabauda. Dopo l’edizione del 2023 a Valencia, in Spagna, e la prossima tappa a Las Vegas il 5 giugno 2024, non resta che attendere l’arrivo della competizione targata San Pellegrino e Acqua Panna in Italia. Alberto Cirio continua: “Questo evento rappresenterà un momento fondamentale per la valorizzazione della gastronomia e della grande cucina territoriale, per la valorizzazione di tutto il nostro sistema gastronomico”. Torino dunque capitale della gastronomia mondiale, già da tempo con i riflettori puntati anche grazie alla crescita e sviluppo di altre manifestazioni locali come Buonissima.

Cerimonia di premiazione di The World's 50 Best Restaurants

I The World’s 50 Best Restaurants a Torino: la manifestazione più importante per la gastronomia

I The World’s 50 Best Restaurant è tra le manifestazioni più importanti quando si parla di gastronomia mondiale. Capace di accendere i riflettori sull’intero settore, ogni anno premia i migliori chef e ristoranti internazionali sulla base di una giuria composta da 1.080 esperti tra chef, giornalisti e gastronomi itineranti, suddivisi per aree geografiche. Riuscendo a spostare gli assi mondiali dell’attenzione mediatica e non solo. Ce lo spiega bene Fulvio Zendrini, esperto di comunicazione del cibo e docente all’Università di Pollenzo, sottolineando come l’arrivo dei 50 Best sia di primaria importanza per Torino e l’Italia: “La notizia è importantissima perché per la prima in Italia si porta una manifestazione sul cibo internazionale. Noi siamo sempre stati molti bravi a parlare di cibo, ma solo tra di noi e attraverso fiere ed eventi locali, mai con l’aiuto delle istituzioni”. Zendrini pone l’accento anche su un altro fatto: “I 50 Best sono capaci di spostare giornalisti internazionali e questo ci dà un grosso vantaggio. L’attenzione porta alla comunicazione e questa è veicolo fondamentale per le vendite. Così funziona il marketing”. Continua: “Finalmente siamo uniti a tutti i livelli, come fanno da sempre i francesi o gli spagnoli”. E non è un caso, aggiunge, che questo accada in zona zona super vocata all’enogastronomia come Torino e il Piemonte in generale.

Torino capitale gastronomica d’Italia: l’evoluzione delle sue manifestazioni

Dunque una notizia - al di là dell’importanza che si voglia conferire alla classifica - che fa ben sperare per l’ulteriore rivalutazione del settore ristorativo italiano. Negli ultimi anni, infatti, l’Italia era leggermente oscurata nelle vette della nota classifica, dopo gli exploit dell’Osteria Francescana salita per ben due anni al primo posto. Nel 2023 gli italiani in classifica sono stati 5, come abbiamo riportato anche in questo articolo: Lido 84 a Gardone Riviera, il Reale a Castel di Sangro, Uliassi a Senigallia, Le Calandre a Rubano e Piazza Duomo ad Alba. Ma come sottolinea Fulvio Zendrini l’arrivo della manifestazione porta con sé una grande opportunità perché in quei giorni giornalisti, critici ed esperti parteciperanno anche a un ricco calendario di appuntamenti volti a scoprire il territorio e le sue eccellenze.

Buonissima, la Mole Antonelliana _PH_Matteo Accossato

Dunque Torino e il Piemonte sempre di più al centro dell’attenzione, senza dimenticare anche l’ascesa di manifestazioni che seppur locali hanno dimostrato il valore anche comunicativo del sistema. È il caso di Buonissima, evento ideato dei giornalisti e critici gastronomici Stefano Cavallito e Luca Iaccarino con Matteo Baronetto, chef del ristorante Del Cambio. Una kermess gastronomica cresciuta negli anni anche nel valore, e che è riuscita a portare a Torino il gotha della cucina mondiale con ospiti e stampa internazionale. Non rimane che attendere il 2025 e prepararsi a dovere. A Torino, in Piemonte e in Italia.

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